INTERVISTA DELL'EDITORE ALL'AUTORE DI LA DONNA SERPENTE
Ciao Gianni. La donna serpente è un noir con un bell'intreccio e piuttosto corposo.
Come è nata l’idea di questo romanzo e quanto ci è voluto per arrivare alla stesura definitiva?
Le idee per scrivere un romanzo, qualunque sia l'argomento trattato, mi arrivano improvvisamente. L'ho definita, questa mia caratteristica, per illuminazione. La storia mi viene in mente così, senza che sia andato volontariamente a cercarla. Lo stesso è accaduto per La donna serpente. Questo per quel che riguarda il palinsesto, poi in corso d' opera inizia la fase di rifinitura.Per la stesura definitiva ci sono voluti circa due anni.
Il romanzo è piuttosto complesso e anche gli argomenti trattati richiedono una certa preparazione. Come ti sei documentato per essere il più possibile attinente alla realtà?
Mi sono avvalso dell'aiuto di un funzionario delle forze dell'ordine che mi ha dato alcune dritte su come avvengano le indagini. Anche a livello internazionale. Noterete come non ho voluto apposta approfondire troppo l'argomento, trattandosi di una materia piuttosto delicata. Per quel che riguarda i serpenti, io da sempre amo tutto ciò che fa parte della natura, in questo caso mi sono documentato con un trattato sui serpenti e me lo sono studiato tutto.
Il libro è ambientato in Canada e poi in Italia, in una Torino preolimpica, come mai hai scelto queste ambientazioni e tale periodo?
Il romanzo inizia in Canada perché la storia mi è venuta in mente così. Vedi il discorso illuminazione. Poi ho pensato, nel tempo, di concludere il romanzo in Italia nelle nostra città; in quel periodo l'atmosfera che si respirava, sembrava impregnata di una sorta di magia. E questo è un altro argomento che mi affascina parecchio.
I personaggi sono di pura invenzione o trai ispirazione dalle persone che incontri e dalla tua esperienza personale?
Tutti i personaggi sono di pura fantasia.
Il libro ha un finale preciso, ma lascia comunque aperta una porta per un’eventuale seguito. Ci sarà?
Se ci sarà un seguito non so. Dipende. Sta di fatto che il seguito è già tutto qui nel mio cervello. Sicuro.
Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Nel 2000 durante una vacanza in Sardegna. Mi annoiavo ed ecco che improvvisamente mi è venuta in mente una storia. Non so nemmeno io come. E da li è nata la passione per la scrittura e la mia prima opera: I giardini di sabbia.
Quali sono gli autori a cui sei più affezionato?
Tra gli autori Italiani mi piaceva Giorgio Faletti. Tra quelli stranieri Jeffery Deaver.
Hai un rituale o un momento particolare in cui ti piace o riesci a scrivere?
Non ci sono momenti particolari in cui amo scrivere. Sicuramente ho bisogno di silenzio, solitudine e tranquillità.Forse la notte è il momento di maggior creatività.
Cosa ti farebbe più piacere dopo la stesura di questo romanzo?
Mi piacerebbe ricevere delle critiche dai futuri lettori, belle o brutte che siano.In entrambi i casi aiutano a migliorarsi. Magari sul sito. Buona lettura a tutti.
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